Amiche e amici tutt3,
grazie per la vicinanza e per tutti i messaggi di solidarietà e sostegno che ci avete mandato, abbiamo sentito di non essere sole. Per questo motivo desideriamo condividere alcune precisazioni rispetto a quanto accaduto nell’assemblea di Cheap del 9 marzo 2025. Vogliamo rendere trasparenti le motivazioni della nostra amarezza, quella che ci ha spinto a pubblicare i precedenti post che molt3 di voi hanno letto.
Con nostro grande sgomento e delusione durante l’assemblea del 9 marzo è stata ratificata l’espulsione dall’associazione di Sonia, socia fondatrice di Cheap.
Per far fuori Elisa dal direttivo, invece, si sono dimesse in blocco le altre membre.
Un colpo di mano mascherato da atto formale, che ha calpestato ogni principio etico pur di mantenere il controllo.
Il risultato è chiaro: entrambe escluse dall’associazione e dal collettivo Cheap.
Sia chiaro: queste sono decisioni che possono essere legittime per un’assemblea, se condivise, discusse (anche animatamente), ma se, e solo se, ci troviamo all’interno di un’assemblea regolare. Questo è il punto grave di tutta la vicenda, queste decisioni, così drastiche e significative per la vita di un'associazione, sono state approvate con il voto di sol3 17 soc3 appositamente convocat3, sostenendo che fossero le uniche ad avere diritto a partecipare all’assemblea.
Mentre, la verità è che le persone associate a Cheap sono centinaia e nessuna di queste ha ricevuto l’avviso di convocazione per poter partecipare a questa ormai nota assemblea. Una manovra eseguita in violazione delle regole fondamentali dello statuto di Cheap, una sorta di cospirazione antidemocratica che, ai nostri occhi, fa più il verso a pratiche patriarcali e di squilibrio di potere ben lontane dallo spirito di sorellanza che pensavamo di aver costruito in questi anni.
Per ulteriore trasparenza vi mettiamo sotto stralci dello statuto di Cheap, pubblicato sul RUNTS, perché possiate autonomamente leggerlo e farvi un’idea di cosa è accaduto. Il testo è semplicissimo e lascia poco spazio ad interpretazioni diverse.
A - “Si perde la qualifica di socio se non si versa la quota associativa per due anni consecutivi”
(art 5)
Se dunque eri soci3 nel 2023 o nel 2024 lo sei ancora oggi.
B - “L'assemblea è costituita dai soci” (Art. 9)
C - “I soci hanno diritto a partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione” (art. 6: diritti e doveri dei soci) Quindi andavano convocat3 tutt3 i soc3 del 2023 e 2024 non decadut3.
D - “i soci sono obbligati a versare la quota associativa” (art. 6)
se non lo si fa per due anni di seguito si decade.
E - “Nelle assemblee hanno diritto di voto gli associati in regola con il versamento della quota associativa dell’anno in corso e iscritti al libro soci” (art. 9).
Considerate che la convocazione va fatta 15 giorni prima dell’assemblea e quindi l’associat3 ha tutto il tempo per mettersi in regola con la quota.
Una cosa è il diritto di voto, (se sei in regola con la quota associativa), un’altra è la qualifica di soci3 (che ti da diritto a partecipare alle assemblee, e che perdi se non versi la quota per due anni di seguito).
Quindi, intanto ti convoco e poi se vuoi votare ti metti al passo con la quota associativa di quest’anno.
Ma la sapete un’altra cosa incredibile? Chi nei giorni scorsi un paio di soci3 hanno versato la quota associativa del 2025 – perché erano soci3 nel 2024 – si sono vist3 rifiutare il versamento: gli è stato fatto un bonifico di rimborso senza alcuna motivazione.
Non si può rifiutare il rinnovo della quota annuale, senza dare spiegazioni.
Perché non riusciamo ad accettare tutto questo? Semplicemente perché non è democratico. Non solo, Il codice del terzo settore impone – evviva – che tutte le associazioni siano “APERTE” e per escludere un soci3 deve essere rispettata la procedura prevista nello statuto.
Noi non ci stiamo, se Cheap sta diventando un contenitore dove è possibile praticare la totale assenza di empatia, un’incapacità inquietante di fare squadra e di ordire strategie che vanno oltre l’essenza democratica di un’associazione, per noi questo progetto non ha più senso di esistere, per noi non ha più senso che si chiami ancora Cheap.